sabato 13 ottobre 2012

A Birkin is forever

Con il termine " Birkin " non mi riferisco certo al cameriere personale che mi era stato affidato durante il mio viaggio ad Istanbul, ma a Lei.
Ritenerla un feticcio è come sottovalutarla, definirla bella è un eufemismo. 
Sto parlando ovviamente della protagonista incontrastata di casa Hermes, nata da quel genio di Jean Louis Dumas. La leggenda narra che egli abbia disegnato Sua maestà Birkin per l'attrice Jane Birkin che, durante un suo viaggio, si era lamentata di non aver ancora trovato il modello di borsa adatto a una donna in carriera, capiente per ogni necessità e al contempo perfettamente elegante. E voilà! Da allora noi ne siamo diventate vittime. Per le under 30 è un traguardo per cui non dormirci la notte e lavorarci di giorno, per le over 30 è un must. Tanto per citare Emily Gilmore ( "Una mamma per amica"): "...un uomo che ti regala una borsa è speciale,un uomo che ti regala una Birkin, è il principe azzurro...". Praticamente il primo comandamento per una fashion victim. Idolatrata da tutto il genere femminile e menzionata puntualmente da Carrie e co. in " Sex and the city ", è la cult bag a livello mondiale per la quale ognuna di noi farebbe follie. Ormai personalizzabile per ogni estro, declinata in migliaia di materiali e sfumature e disponibile (si fa per dire) anche impreziosita di diamanti per un valore di circa 65.000 dollari, è segno distintivo di classe, eleganza e, conseguentemente, di potere. Victoria Beckham addirittura ne possiede una collezione intera e ,piuttosto che rinunciare a una sola di esse, sarebbe disposta anche a ingoiare 30 grammi di carboidrati. E ho detto tutto. 
A chi sta ancora aspettando il principe azzurro e a chi ha già rinunciato al sushi del fine settimana, buona fortuna!









Nessun commento:

Posta un commento